Sì, lo so che questo è un blog di cucina e di ricette, ma spesso nei miei post non parlo né di cucina, né di ricette, né di marche di prodotti, né di spese al mercato. Il cibo è una parte fondamentale della mia vita, perché ci lavoro, perché è una passione e perché, ovviamente mangio dalle 3 alle 5 volte al giorno (a volte anche di più, purtroppo). Ma il cibo non è un fenomeno che si manifesta completamente avulso da tutto il resto: il cibo "accade" mentre scorre la vita, mentre intorno succedono cose e mentre dentro di me si affollano pensieri ed emozioni. Questi sono "i giorni delle donne". Cucino e ascolto al telegiornale le vicende hollywoodiane del caso Weinstein. Leggo una ricetta e seguo sui social le campagne che invitano le donne a denunciare le molestie subite. Vado a comprare le verdure bio e la commessa mi dice che sono arrivate le zucchine gialle tonde, quelle di Benevento. Sorrido tra me e me, perché nella frazione di un attimo penso a queste zucchine che sembrano zucche, a Benevento, alle streghe, al femminismo, alle donne, alla disparità di genere, alle notizie di questi giorni. Il cerchio è chiuso e io mi convinco ancora una volta che il cibo accompagna la mia vita e i miei pensieri in modi che nemmeno io riesco a immaginare, o forse che solo io immagino, chissà. Provando a trovare un filo logico tra tutti questi elementi, scopro che è veramente molto importante capire chi e cosa fossero le streghe per comprendere fino in fondo le donne che siamo diventate e il nostro ruolo nella società. Le streghe erano tutte quelle donne che si allontanavano da un modello femminile canonico stabilito dalla Chiesa e dallo Stato, sfidandone, di fatto l'autorità e il potere: la moglie disobbediente, l'adultera, la guaritrice, l'eretica, l'ostetrica, la prostituta, la libertina, eccetera. "La caccia alle streghe è stata una guerra contro le donne: un intento coordinato di denigrarle, demonizzarle e distruggere il loro potere sociale" (Silvia Federici) La morte delle donne sul rogo doveva servire da monito alle sopravvissute che, per evitare di fare la stessa fine assumevano un ruolo passivo, sottomesso, docile e obbediente. Ma le donne, nonostante tutto, non hanno mai smesso, in tutti questi secoli, di essere consapevoli del proprio valore, della propria sessualità, dell'importanza della complicità con le altre donne. Quella complicità che avrebbe potuto mettere in crisi il progetto della Santa Inquisizione, perché più un individuo si sente isolato e vulnerabile e meno forza avrà nell'affermare sé stesso. La complicità tra noi donne ci è stata preclusa anche attraverso il linguaggio: laddove c'è comunanza di idee e di intenti, c'è fratellanza, anche se si parla di donne. La parola "sorellanza" ha il suono di un vocabolo che non esiste. Sarà per la loro forma e il loro colore, che mi ricordano molto le zucche dell'halloween appena passato, sarà per quel giallo intenso che mi ricorda il famoso liquore Strega che si produce, pensate un po', proprio a Benevento, sarà perché vengono dalla città delle streghe per eccellenza, che queste zucchine per me saranno sempre le zucchine "streghe di Benevento". E sul come mai Benevento sia stata scelta come la sede ufficiale delle streghe italiane ne potremmo parlare in un altro momento, anche perché forse questa affascinante storia la conoscete già. Intanto, vorrei proporre, visto il momento storico che stiamo vivendo, di far diventare queste zucchine un simbolo: il simbolo delle streghe del 2017. Perché oggi più che mai, in quanto donna, io mi sento una strega alla ricerca di una giustizia storica che mai ci è stata riconosciuta; una donna che può andare ovunque, che cerca la "sorellanza" con le altre donne, che non si doma, che non si arrende: una femminista (Sangre Fuchsia). E se tutto questo c'entra con le zucchine, decidetelo voi. INGREDIENTI
PROCEDIMENTO Preparate il cous cous come indicato dalle istruzione sulla confezione che avete deciso di utilizzare. Mettetelo a raffreddare. Lavate le zucchine e tagliatene la parte superiore come a creare un coperchio. Con uno scavino, svuotate le zucchine di tutta la loro polpa. Tritate finemente la polpa delle zucchine. Tritate lo spicchio d'aglio e il rosmarino. Fate rosolare in padella, con un filo d'olio, la polpa delle zucchine tritate con un poco di aglio e il rosmarino. A fine cottura, salate. Lavate e tagliate i pomodorini e fateli saltare in padella con un filo d'olio, il restate aglio e le foglioline di rosmarino. A fine cottura, salate. Unite il cous cous, la polpa delle zucchine e i pomodorini aggiustando di sale e pepe. Se lo riterrete opportuno, aggiungete anche altro rosmarino e origano tritato. Riempite le zucchine con il cous cous e ungetele di olio esternamente. Infornate in forno caldo a 200° per circa 45 minuti, stando attenti a non bruciare la superficie. Fate riposare un pochino e servite quando sono ancora calde. Personalmente, preferisco prepararle prima e mangiarle riscaldate in forno.
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Categorie
Tutto
Archives
Dicembre 2017
|